Per comprendere al massimo cos’è la celiachia, dobbiamo prima capire cos’è il glutine. Esso è una sostanza chimica che si forma durante l’impasto con l’acqua e la farina di alcuni cereali; questo conferisce al composto viscosità, elasticità e coesione, per cui il livello di glutine è un fattore fondamentale per decretare la qualità della panificazione. La cosiddetta “maglia glutinica”, infatti, si forma in un impasto quando questo è ben fatto, garantendo una lievitazione corretta e sana per l’organismo. A meno che, questo non sia, a tutti gli effetti, incompatibile con questa sostanza; ed è qui che arriviamo alla celiachia: essa, infatti, è una patologia che si identifca proprio come un’intolleranza permanente al glutine.
Cause della celiachia
Vista l’alta incidenza con cui colpisce i soggetti, la celiachia, in Italia, è recentemente stata riconosciuta come malattia sociale, essa, infatti, attacca in media una persona su 100/150 abitanti. C’è da considerare, però, che il numero di persone che convive da anni con questa condizione senza accusare disturbi è molto elevato, dunque la media scende parecchio.
Le cause di questa patologia sono esclusivamente dettate dalla predisposizione genetica e dal consumo di alimenti contenenti il glutine; non a caso la celiachia colpisce prevalentemente soggetti di etnia caucasica in cui il consumo di cereali contenenti glutine è superiore rispetto ad altre popolazioni come quelle, ad esempio, africane o asiatiche. La condizione genetica, tuttavia, è necessaria ma non sufficiente; il soggetto, durante la nascita, nello specifico, è già predisposto a svilppare la malattia ma non è detto che questa debba manifestarsi al 100% delle possibilità. Allo stesso tempo, colui che non ha predisposizione genetica si preclude la possibilità di contrarre la celiachia.
Una particolarità non indifferente della malattia è quella di essere autoimmune; (se te lo sei perso, ecco il nostro articolo su quali patologie sono autoimmuni) ossia caratterizzata da una risposta scorretta del sistema immunitario che attacca e distrugge i tessuti sani del nostro organismo riconoscendoli come estranei per errore. Nel caso della celiachia, il sistema immunitario, infatti, attacca le cellule responsabili dell’assorbimento dei nutrienti.
I Rimedi (?)
Attualmente, l’unico rimedio contro la celiachia è la terapia dietetica. In questo caso, il soggetto che ne è affetto è costretto ad ingerire soltanto alimenti totalmente privi di glutine; è necessario, quindi, che si privi di cibi come pasta, pane, pizza, biscotti, ma anche birra, dolci e tutto ciò che deriva da cereali tipo grano, farro, segale, orzo. Un fattore importante, inoltre, è che spesso anche la sola contaminazione senza l’ingerimento può essere causa di forti conseguenze; anche la condivisione di una pentola, un piatto o delle posate contaminate, infatti, nei casi più gravi, è decisamente da evitare.
La speranza in un vaccino all’orizzonte, ovviamente, non è scarsa; recentemente infatti, in uno studio italiano si è identificata la correlazione tra l’infezione da un virus e la celiachia. Attraverso delle analisi, più approfondite si stabilì che, a differenza degli individui sani, i celiaci possiedono degli anticorpi per una specifica proteina presente in questo virus. Questa scoperta, ovviamente, ha dato vita a nuove speranze nei confronti della prevenzione della malattia grazie alla sintesi di un vaccino da somministrare in età pediatrica che si trova, adesso, in fase di sperimentazione.