Oggi andremo a parlare dei farmaci epatotossici. Niente panico, se non avete idea di che cosa voglia dire questa parola, noi siamo qui per questo! Un farmaco epatotossico è un medicinale che si adopera per la cura di altre patologie che però può arrecare, contemporaneamente, dei danni al fegato. Più precisamente, quando il malessere al fegato viene indotto o comunque provocato da una medicina, prende il nome di epatossicità iatrogena.
Come molti di noi sanno, il fegato è un organo molto importante del nostro copro che svolge svariate funzioni; una di queste è quella del metabolismo dei farmaci. Come potete immaginare, però, esistono delle medicine capaci di mandare in tilt questo sistema e comprometterne la corretta funzionalità. Nelle prossime righe, vediamo quali, tra le medicine che conosciamo, possono provocare questo problema.
Tipi di epatotossicità
Dobbiamo, anzitutto, fare una distinzione. Esistono, infatti, due diversi tipi di epatotossicità; il primo, che chiameremo di tipo 1, è una reazione chiamata prevedibile e “dose-dipendente”. Un problema al fegato può presentarsi, infatti, anche a causa dell’elevata quantità che assumiamo di un farmaco. Principi attivi come il paracetamolo, ad esempio, riescono ad essere metabolizzati facilmnete dal fegato, ma non nel caso in cui se ne ingeriscano grandi quantità.
Il secondo, di tipo 2, è una reazione, al contrario imprevedibile, e non dipende, dall’abuso fatto di un farmaco. In questo caso, le reazioni che potrebbero nascere sono epatite, colestasi, steatosi, necrosi e persino tumroi epatici. La tempistica con cui il farmaco provoca questo squilibri, dipende, ancora una volta dal tipo di reazione. Gli epatotossici di tipo 1, possono già mostrare gli effetti immediatamente nei giorni successivi alla somministrazione; quelli di tipo 2, invece, anche a distanza di settimane, mesi o addirittura anni.
un’ultima distinzione, va fatta per il tipo di problema, che può essere epatocellulare, colestatico (che inibisce dunque il flusso biliare) o misto.
Fegato: quali farmaci possono danneggiarlo:
Faccaimo adesso una breve lista dei farmaci in questione, dividendoli nelle tre diverse categorie sopraelencate.
Danni epatocellulari:
- FANS; (farmaci antinfiammatori non steroidi)
- Antiretrovirali;
- Antidepressivi, quali la Fluoxetina, la Paroxetina, la Sertralina, il Bupropione e il Trazodone;
- Antipertensivi, come il Lisinopril e il Losartan;
- Antibiotici e antibatterici, quali la pirazinamide, l’Isoniazide, la Rifampicina e le Tetracicline;
- Gastroprotettori, come l’Omeprazolo;
- Antiaritmici, come l’Amiodarone;
- Antitumorali, come il Metotrexato;
- Paracetamolo;
- Ketoconazolo;
- Baclofen.
Danni di tipo colestatico
- Antibiotici come l’Amoxicillina e l’Eritromicina;
- Antipsicotici, come la Clorpromazina;
- Antimicotici come la Terbinafina;
- Estrogeni e contraccettivi orali;
- Steroidi anabolizzanti;
- Antidepressivi triciclici e Mirtazapina.
Danni di tipo misto
- Sedativo-ipnotici, quali la Carbamazepina e il Fenobarbital;
- Antibiotici e antibatterici, come la Clindamicina, la Nitrofurantoina e i sulfamidici;
- ACE-inibitori, come il Captopril e l’Enalapril;
- Fenitoina;
- Ciproeptadina;
- Verapamil.
Questi rappresentano solo alcuni dei farmaci noti capaci di arrecare danni al fegato; naturalmente, nel caso in cui vi sarà prescritta una terapia con farmaci del genere, sarà direttamente il vostro medico curante a monitorare e tenere d’occhio l’insorgenza di problemi del genere.