Il dolore neuropatico o nevralgia, è una particolare sensazione doorsa e soprattutto di natura cronica. Si manifesta a causa di un malfunzionamento dei nervi del sistema nervoso periferico o delle strutture costituenti il sistema nervoso centrale. L’aggettivo neuropatico si compone dunque da due parole chiave, neuro, che indica i nervi e patia che invece significa sofferenza.
Leggi anche:
Cause e sintomi del dolore neuropatico
Le cause possono essere diverse, vediamone alcune insieme:
La compressione di un nervo. Un nervo può essere compresso da diversi fattori, alcuni sono dovuti a delle anomalie dei vasi sanguigni, a micro aneurismi, la crescita di ossa o masse tumorali in espansione
Malattie infettive che concernono il sistema nervoso. Anche alcuni virus e batteri, infatti, hanno la capacità di invadere e danneggiare il sistema nervoso. Tra le più note infezioni ci sono l’Herpes Zoster, (molto conosciuto anche come fuoco di Sant’Antonio) l’AIDS o la Sifilide.
Sindrome dell’arto fantasma: questa è una particolare condizione che affligge molte persone che hanno subito l’amputazione di un arto; nonostante non faccia più parte del corpo, diversi affermano di percepire dolore alla parte del corpo amputata.
Altre cause possono essere, ancora, dei traumi alla colonna vertebrale o ai nervi periferici, trattamenti chemioterapici, riservati a chi sta effettuando la cura di un tumore, e l’esposizione prolungata a sostanze tossiche quali arsenico, mercurio, piombo o anche solo insetticidi.
I sintomi di pazienti che accusano un dolore neuropatico sono solitamente delle sensazioni dolorose lancinanti e/o brucianti, ma anche formicolio o intropidimento delle estremità degli arti. Altre condizioni spesso riscontrate sono l’allodinia e iperalgesia, ovvero delle sensazioni per cui il dolore che si prova è maggiore di quello che dovrebbe essere.
Farmaci e terapia
La terapia, come sempre, prevede anzitutto un trattamento del fattore scatenante, dunque della causa del dolore neuropatico; in seguito una terapia del dolore neuropatico stesso, alcuni trattamenti fisici non farmacologici dei sintomi e infine anche un trattamento psicologico.
Farmaci comuni come ibuprofene e paracetamolo spesso non sono granchè efficaci per questo tipo di disturbo, sono altresì indicati farmaci antiepilettici, antidepressivi o antidolorifici di tipo oppiaceo. Per quanto riguarda, invece i trattamenti non farmacologici, i più comuni sono la fisioterapia, la PENS (Stimolazione Elettrica Nervosa Percutanea) e la TENS (Stimolazione Elettrica Nervosa Transcutanea). Queste ultime, in particolare, prevedono l’infusione di alcune scariche elettriche allo scopo di ridurre la trasmissione dei segnali dolorosi.