Quali farmaci possono far gonfiare le caviglie

Avere le caviglie ed i piedi gonfi solitamnete sono dei problemi abbastanza comuni che non danno preoccupazioni. Soprattutto se ci capita dopo aver camminato tanto o essere stati in piedi a lungo, non siamo soliti a considerarlo un gran problema. Quello che molti non sanno, è che avere questo tipo di problema, potrebbe, in realtà, essere sintomo di ben più gravi patolgie.

Il gonfiore alle caviglie ed i piedi si chiama edema periferico e è dovuto a un accumulo di liquido in queste determinate parti del corpo. Si può verificare su entrambi i lati degli arti oppure da uno solo; generalmente non è doloroso a meno che non dovessero esserci delle lesioni. Il fatto che sia più evidente nelle parti inferiore del corpo, invece, è dovuto semplicemente a questioni di gravità.

Farmaci che fanno gonfiare le caviglie

Alcune delle cause più comuni a questo problema sono:

Essere in sovrappeso: l’eccesso di massa corporea è, infatti, uno dei principali motivi della dovuta riduzione della pressione sanguigna nel nostro corpo. Questo porta inevitabilmente un accumulo dei liquidi nei nostri arti inferiori.

Stare in piedi molto a lungo: questo perchè quando i muscoli sono inattivi, si ritrovano impossibilitati a pompare i fluidi corporei direttamnete al cuore, causando gonfiore ad esempio anche alle gambe. Per gli stessi motivi, questo fenomeno può verificarsi anche quando stiamo seduti per diverse ore.

Come ormai avrete capito dal titolo, esiste anche un’altra ragione per cui le caviglie possono accumulare liquido e gonfiarsi, ed avviene a causa dell’assunzione di alcuni tipi di farmaci. Alcuni di questi sono gli steroidi, estrogeni o testosterone, addirittura anche alcuni antidepressivi e persino alcuni FANS (farmaci antifiammatori non steroidei) come ad esempio l’Ibuprofene aspirine varie. 

Se sospetti che il tuo farmaco ti stia causando questo problema, la cosa migliore da fare è conttare immediatamnete il tuo medico curante, che saprà indirizzarti sul da farsi o magari l’inizio di una nuova terapia.