Se siete già a conoscenza del significato dell’acronimo DCA, ci auguriamo vivamente che questo non vi abbia colpito in prima persona o alle persone a voi care. Si tratta, per chi non lo sapesse, di un disturbo vero e proprio che riguarda il comportamento alimentare. La società odierna, inoltre, con i suoi standard di bellezza assurdi e malati, contribuisce attivamente ad alimentare questi fenomeni che, in questi anni, anche a causa dell’utilizzo spropositato di alcuni social media, stanno prendendo sempre più piede.
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Le patologie che fanno parte dei DCA sono l’anoressia, la bulimia ed il disturbo da alimentazione incontrollata meglio conosciuto come “Binge Eating Disorder”. Ognuna delle tre malattie è caratterizzata da una visione di sè stessi allo specchio che non corrisponde al vero; l’ideale di magrezza e peso desiderato (che la maggior parte delle volte equivale ad una cifra “tossica” per niente consona al sesso, l’altezza e l’età del soggetto) portano l’individuo a contaminare notevolmente quello che è il rapporto con il cibo e qualasiasi tipo di alimento ritenuto sbagliato. Tutte e tre le forme, inoltre, sono caratterizzate da una paura morbosa di diventare sovrappeso associata ad una percezione del proprio corpo errata ed un’autostima eccessivamente bassa.
Vari tipi di DCA
Nonostante ciò, le malattie presentano delle differenze evidenti; l’anoressia, per esempio, è un DCA che porta il soggetto a credere di vivere in un copro eccessivamente grasso, la persona affetta da questa patologia, solitamente, tende a saltare i pasti, abusare di lassativi e consumare diuretici metre rincorre un’ideale di magrezza che, ai suoi occhi, non raggiungerà mai.
La bulimia, al contrario, prende il suo nome dalla “fame da bue”, ossia un’esagerata assunzione di cibo a cui si susseguono terribili episodi caratterizzati da tentativi di sbarazzarsi di quanto appena ingerito attraverso, nuovamente, l’uso massiccio di lassativi e diuretici oppure il molto più comune vomito. A seguito degli attacchi di fame, poi, nella stragrande maggioranza dei casi susseguono grandi sensi di colpa che spingono il soggetto a sviluppare una forte depressione.
Il Binge eating Disorder, infine, è l’ultimo dei tre macro-DCA. Questo, analogamente alla bulimia, porta la persona interessata ad ingerire grandi quantitativi di cibo. A differenza della patologia precedente, però, in questo caso chi ne è affetto non tende a liberarsene e questo, chiaramente, può sfociare rapidamente in gravi forme di sovrappeso.
Ad ognuna di queste profili, poi, si associano diverse varianti come l’anoressia nervosa, la bulimia nervosa o quella notturna; tutte, però, hanno come unico comune denominatore il fatto che la persona interessata presenta gravi problemi nel rapporto con l’alimentazione ed il cibo in generale.