Nell’articolo precedente, abbiamo analizzato attentamente che cos’è la Gonorrea, come si contrae e quali sono i rischi e le complicanze che possono insorgere. Trattandosi di malattie molto simili, dunque, nell’articolo di oggi andremo ad attenzionare la Clamidia; anch’essa, infatti, è una patologia che si contagia attraverso rapporti sessuali vaginali, orali e anali non protetti molto infettiva ed estremamente diffusa tra gli adolescenti. Anche questa, inoltre, come la Gonorrea, può essere contratta nella forma orale che dipende, generalmente, dal rapporto orale non protetto.
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Clamidia: cos’è e in cosa si differisce con la Gonorrea
Il problema principale della Clamidia è che, a differenza della Gonorrea, fa insorgere manifestazioni molto vaghe. Spesso, infatti, viene scambiata per un’infezione qualunque o, addirittura, nemmeno riscontrata come tale. Per questa ragione, prende il nome anche di “malattia silenziosa”. La preoccupazione, però, riguarda il fatto che, come la Gonorrea, questa malattia, se non curata adeguatamente può far scaturire delle complicanze abbastanza serie all’apparato riproduttivo: nella donna, ad esempio, può provocare un’infiammazione pelvica; nell’uomo, invece, può danneggiare la prostata o altri organi.
Sebbene, come dicevamo prima, questa patologia nella maggior parte delle volte non si presenta con sintomi assai evidenti, tra i più comuni ci sono perdite vaginali e irritazione delle parti intime per la donna e: dolore ai testicoli, prurito, secrezioni dal pene e febbre per gli uomini. Lo stato febbrile, infatti, sta proprio in una delle differenze con la Gonorrea. Altri sintomi diversi sono, poi, il mal di schiena, dolori al basso ventre e nausea; mentre in comune ci sono le perdite di sangue al di fuori del ciclo mestruale.
Trasmissione e contagio in gravidanza
Sulle modalità di trasmissione, siamo già stati abbastanza chiari. Ogni tipo di rapporto non protetto conduce l’infezione da un soggetto all’altro. La malattia, infatti, è, ovviamente, più comune tra le persone sessualmente più attive o con più partner. I fattori che aumentano i rischi di contrazione della Clamidia sono, infatti, la promiscuità sessuale, concomitanze con malattie sessualmente trasmissibili avute in passato e l’uso scorretto e discontinuo del profillatico.
Ricordatevi, inoltre, che, al contrario di quanto affermano alcune dicerie, la Clamidia non si può trasmettere attraverso il bacio o l’uso di dei servizi igienici. Il rischio, invece, si presenta nel caso in cui ci sia uno scambio rapido di oggetti erotici e, naturalmente, è bene tenere a mente che la malattia si contrae anche nel caso in cui non vi sia alcuna eiaculazione.
Come avete potuto notare, le differenze tra le due patologie sono molto poche e risiedono in maggior quantità in alcuni sintomi; così come la Gonorrea, infatti, anche la Clamidia, può essere trasmessa dalla madre al bambino durante il parto o anche nel corso della gravidanza, con il rischio di un parto prematuro o, nei casi peggiori, di aborto.
Nel caso in cui questa, invece, fosse stata contratta durante il parto a causa del passaggio nel canale vaginale, il bambino potrebbe riscontrare una congiuntivite o un’artrite settica. Per la stessa ragione della Gonorrea, dunque, anche in questo caso è prevista la profilassi di Crédé; una pratica che consiste nel disinfettare gli occhi del neonato con una soluzione antisettica in modo da evitare ogni possibilità di rischio.